Mio commento su Opinione Liberale del 06.09.2019

Sì, sono troppi. Tuttavia risulta semplicistico ridurre la questione alle sole cifre.

Nel settore terziario, in cui l’aumento di personale non residente è stato maggiore negli ultimi anni, servono i contratti collettivi di lavoro e non di certo i salari minimi. Su questo non ci piove. Serve un’analisi approfondita sulle competenze chiave proprie a chi cerca lavoro in Ticino, cioè quelle abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche che si dovrebbero saper usare in situazioni di lavoro, di studio e nello sviluppo professionale.

Queste competenze esistono e sono adeguate? Esempio: l’italiano, un’altra lingua nazionale e l’inglese acquisiti ad un livello accettabile, scritto e parlato. La redazione e documenti con forma e contenuti corretti, la precisione e la gestione delle priorità, la contabilità.

Siamo sicuri che la preparazione nelle nostre scuole professionali commerciali sia adeguata? Non stiamo sfornando giovani illusi che sovrastimano le loro competenze e finiscono poi nella spirale discendente degli enti di assistenza sociale?

Una profonda autocritica sul sistema è impellente oltre alla proposta di corsi formativi adeguati, allineati alle esigenze del mondo lavorativo.

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